Identità alias ad Unipa: più facile ottenerla

Grande passo avanti per i diritti delle persone trans* ad Unipa: l’Università degli Studi di Palermo, grazie al lavoro del CUG (Comitato Unico di Garanzia), ha pubblicato il nuovo regolamento1 per l’assegnazione dell’identità alias a studenti e studentesse transgender.

L’identità alias permette di poter vivere gli ambienti universitari utilizzando il nome d’elezione per le persone trans che non hanno ricevuto una rettifica anagrafica. Il Regolamento “è finalizzato a garantire a chi ne faccia richiesta, il concreto rispetto dell’identità di genere percepita, quale espressione del diritto fondamentale all’identità personale e all’autodeterminazione, in un contesto universitario che contribuisce ad attuare i principi costituzionali della dignità della persona, della solidarietà e della tutela della salute, quest’ultima intesa come benessere integrale della persona.”

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Palermo #dallapartedeidiritti

PALERMO SCENDE IN PIAZZA  #DALLAPARTEDEIDIRITTI
Per una legge efficace contro omolesbobitransfobia e misoginia: Sabato 17 ottobre in piazza Verdi alle 17.
N.B.: Durante la manifestazione è necessario rispettare il distanziamento fisico e sono obbligatorie le mascherine, per il rispetto della salute di tutt*.

dalla parte dei diritti2
In questi giorni il Parlamento è impegnato nella discussione della proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia. È arrivato il momento che l’Italia segua l’esempio degli altri Paesi europei. Da troppi anni attendiamo una legge seria ed efficace per contrastare la violenza e le discriminazioni verso le persone LGBTI+ e le donne, tutelando le vittime con risorse adeguate e politiche concrete. Non si può più girare la testa dall’altra parte: è ora di fermare l’odio.
Omolesbobitransfobia e misoginia sono una realtà quotidiana: l’ultima ricerca dell’Agenzia Europea dei Diritti Fondamentali sulle persone LGBTI+ in Italia evidenzia che il 62% evita di prendere per mano la persona amata e il 30% non frequenta alcuni luoghi per paura di subire aggressioni. Il 23% dichiara di aver subito discriminazioni sul lavoro, il 32% di aver subito almeno un episodio di molestia nell’ultimo anno e l’8% un episodio di aggressione fisica negli ultimi 5 anni. Solo 1 persona su 6 ha denunciato questi episodi. Dopo tanti fallimenti e proposte di legge affossate, è ora che l’Italia faccia la sua parte nel contrasto a discriminazioni e violenze fondate su sesso, orientamento sessuale e identità di genere. Ed è fondamentale che lo faccia adesso: in un momento storico in cui è tornata centrale la questione della Salute come diritto primario, è importante che entri nel dibattito politico il principio che la Libertà e la possibilità di esprimere pienamente la propria identità sono presupposti essenziali del Benessere personale e collettivo e quindi della Salute individuale e sociale. Non c’è più tempo: Parlamento e Governo devono approvare subito una legge seria ed efficace.

A Palermo scendiamo in piazza nella consapevolezza che una legge serve e serve adesso, ma ricordiamo anche che per un efficace contrasto dell’omolesbobitransfobia è necessario un lavoro culturale: chiediamo quindi anche interventi efficaci di formazione in tutto il settore educativo, dalle scuole, all’università e alla formazione professionale; è necessario formare sia il personale che gli/le studenti in maniera organica, prevedendo corsi di educazione all’affettività, rimuovendo dai programmi tutti i testi obsoleti legati ad una visione dei generi, delle identità e degli orientamenti sessuali obsoleta, omolesbobitransfobica e misogina. Chiediamo interventi di formazione del personale sanitario e della pubblica amministrazione, spesso discriminante soprattutto nei confronti delle persone trans*. Chiediamo che i centri contro le discriminazioni, che secondo la proposta di legge devono garantire “adeguata assistenza legale, sanitaria, psicologica, di mediazione sociale e ove necessario adeguate condizioni di alloggio e di vitto alle vittime”, siano sostenuti realmente e non solo simbolicamente: per questa ragione lo stanziamento previsto dalla legge non è sufficiente, visto che basterebbe forse a sostenere gli attuali tre centri già esistenti, ma non certo a creare ex novo centri nelle diciassette regioni attualmente scoperte da assistenza.

Siamo cittadine e cittadini di questo Paese e chiediamo una cosa semplice: poter vivere e amare liberi dalla paura.

A Sud – Sicilia
Ali D’Aquila
Agedo Palermo
Amnesty International Sicilia
Arci Palermo
Arcigay Palermo
Babel
Cantieri Culturali della Zisa
Extinction Rebellion Palermo
Famiglie Arcobaleno Sicilia
Felici nella Coda
Forum Antirazzista Palermo
Friday For Future – Palermo
Godere al Popolo
Gruppo Anarchico Sakalash
Noi Siamo Chiesa Sicilia
Non Una Di Meno Palermo
Palermo Pride
Rete Studenti Medi Palermo
SISM Palermo
Spazio Franco
UAAR Palermo
UDU Palermo
UniAttiva
Volt Palermo(Per adesioni scrivere all’interno dell’evento oppure ad Arcigay Palermo o alla pagina del Palermo Pride)

Sei casi di violenza in una settimana: omolesbobitransfobia a Palermo

Nota per la stampa

Aggressioni in centro storico e violenze domestiche a Palermo: diverse le richieste di aiuto in pochi giorni, tangibile clima d’odio in città 

Arcigay Palermo denuncia un aumento del clima di violenza omobitransfobica nel capoluogo, sottolineando l’importanza di risposte immediate e concrete da parte delle istituzioni.

Sono state sei le richieste di aiuto arrivate ad Arcigay Palermo e alla Gay Help Line (numero verde nazionale 800 713 713) da parte di persone Lgbt+ in meno di una settimana: due aggressioni in centro storico, due persone allontanate da casa dalle stesse famiglie e due casi di violenza domestica. 

Sono i numeri dell’odio omo-lesbo-bi-transfobico a Palermo, città sulla carta aperta e accogliente nei confronti delle persone Lgbt+ e non solo ma che evidentemente sta cambiando.

«Con il ritmo di una segnalazione al giorno, questa settimana è stata la più nera degli ultimi anni – afferma Marco Ghezzi, Presidente di Arcigay Palermo – ed è importante considerare la visione di insieme: le segnalazioni di aggressioni omolesbobitransfobiche, di abusi e rifiuti da parte dei familiari a Palermo non sono casi isolati ma parte del terribile clima che ha dato come frutti i fatti che nelle ultime settimane hanno imposto una riflessione a tutta Italia. Casi che ci restituiscono un’idea chiara e allarmante dell’emergenza che stiamo vivendo».

Mentre a Roma in Parlamento si continua a tergiversare lasciando in stallo l’approvazione della legge contro l’omotransbifobia e la misoginia, si aggiunge la preoccupazione per la crisi sanitaria, una preoccupazione legittima ma che non può distogliere l’attenzione dalla crisi sociale: «Ci aspettiamo che la situazione venga trattata come emergenza – continua Ghezzi – perché due crisi, sanitaria e sociale, non si annullano tra loro ma si sommano producendo enormi danni a tutta la collettività».

«È evidente che anche tra i cittadini e le cittadine di Palermo si stia facendo largo una mentalità tossica e violenta già presente nel resto di Italia – spiega – per questo è con urgenza che chiediamo all’amministrazione regionale e comunale risposte immediate e azioni concrete. È necessaria la creazione di strutture di accoglienza per persone Lgbt+ vittime di abusi e violenze familiari, sono necessarie misure emergenziali per far fronte alla violenza che sta diventando ordinaria in tutto il Paese e che adesso coinvolge anche la nostra città. È necessario restituire dignità, sicurezza e prospettive a chi è marginalizzato/a, abusato/a, respinto/a dalle famiglie e costretto/a a vivere un’esistenza precaria ed è necessario farlo nel più breve tempo possibile. Il clima di insicurezza che si respira non riguarda solo gli ambienti familiari, con preoccupazione rileviamo anche due segnalazioni di episodi di aggressioni omofobiche nelle strade del centro storico durante lo scorso fine settimana e – conclude – le aggressioni per strada sono un segnale estremamente grave. È il momento di agire, a livello nazionale, con l’approvazione di una legge contro omofobia, bifobia, lesbofobia, transfobia, misoginia, ma anche e sopratutto a livello locale: attivando percorsi di formazioni negli uffici pubblici, iniziative di sensibilizzazione e contrasto all’odio nelle scuole e creando servizi che siano in grado di dare risposte concrete a chi ne è vittima».

7 aprile: Museum tour

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Domenica 7 aprile i musei saranno aperti con ingresso gratuito.
Unitevi al Gruppo Giovani alla scoperta dei musei nel centro della nostra città !
Ci incontreremo alle 10:30 a Piazza Sant’Anna.
Inizieremo il nostro tour dalla GAM (Galleria d’arte moderna) per concludere al Museo archeologico regionale Antonio Salinas.
CREATIVITY IS THE BEST GREATEST FORM OF REBELLION ~Lady Gaga~

Speciale amministrative 2017

Come annunciato, Arcigay Palermo, in collaborazione con UAAR Palermo e con il Coordinamento Palermo Pride, ha avviato un percorso di sensibilizzazione sui temi della laicità e del rispetto dei diritti umani nonché di informazione su programmi e candidati, in modo da aiutare gli elettori ad una scelta consapevole.

L’elezione diretta del sindaco di Palermo e del consiglio comunale, nonché dei consigli circoscrizionali si svolgerà domenica 11 giugno 2017.  L’eventuale turno di ballottaggio tra i due candidati più votati avrà luogo domenica 25 giugno.
I candidati sindaco sono: Leoluca Orlando, Fabrizio Ferrandelli, Ciro Lo Monte, Ismaele La Vardera, Nadia Spallitta, Ugo Forello.

L’associazione sottoporrà delle domande ai candidati sindaco, e sta raccogliendo le presentazioni dei candidati consiglieri comunali o di circoscrizione. Potete inviare i vs. contributi a palermo@arcigay.it.

Ci rivolgiamo non solo ai circa 50.000 lesbiche, gay, bisessuali e trans di Palermo, ma a tutte le persone che considerano la laicità, il rispetto e la promozione dei diritti umani e civili come la base dell’amministrazione della cosa pubblica, e che rivendicano l’eguaglianza come valore fondante della civiltà.

Tra i candidati consiglieri anche ex componenti del direttivo del Palermo Pride, come Mariangela di Gangi, e attivisti storici del movimento LGBT palermitano, come Massimo Milani, fondatore di Arcigay.

Le dodici questioni per i candidati 

  1. Le risposte di Forello

 

I candidati consiglieri (in ordine cronologico):

Programmi e dichiarazioni:

Amministrative 2017: Rosario Arcoleo

Iniziamo la pubblicazione delle dichiarazioni/presentazioni dei candidati delle elezioni comunali 2017

Ciao, sono Rosario Arcoleo, ho 35 anni e sono candidato per il Consiglio Comunale alle amministrative 2017, nella lista dei Democratici e Popolari.

Da sempre, attraverso la politica e come parte della società civile, ho seguito il percorso del Palermo Pride quale rivendicazione dei diritti LGBTI, con interesse, passione e partecipazione.
Sono convinto che il Palermo Pride, per le sue iniziative culturali soprattutto, stia perseguendo la strada più condivisibile per sollevare l’attenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema universale perchè investe la sfera dell’identità dell’essere umano.  Ad oggi la Città ha seguito un percorso di apertura della percezione collettiva e delle menti verso diritti che sono inalienabili.
La prima azione, cui vorrei contribuire da Consigliere Comunale, è il mantenimento del livello di consapevolezza e di partecipazione cittadina. Non è infatti da dare per scontato, in considerazione della continua emersione di tentativi di chiusura da parte di altri approcci culturali non tollerabili a mio parere, perchè si fondano sulla negazione e sulla discriminazione.
Quindi sostenere il mantenimento di quanto acquisito e la capacità di resilienza delle persone LGBTI e della comunità in generale rispetto ai tentativi di tornare indietro mi sembra basilare.
Una volta assodato questo, nella considerazione del fatto che l’istituto delle unioni civili costituisce solo un passo verso l’uguaglianza, sottoscrivo il mio impegno a proseguire in un percorso per l’ottenimento di uguali diritti e tutela universale per tutte le persone che vivono in città sia con attività legate al rafforzamento dello stato di diritto che con iniziative di supporto pratico ai movimenti che se ne occupano a seconda delle circostanze e intervenendo per l’incontro delle diverse visioni di cui ciascuna identità associativa o istituzionale sarà portatrice.

Congresso Comitato provinciale Arcigay Palermo

CONVOCAZIONE CONGRESSO DEL COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO

Il Congresso del Comitato provinciale Arcigay Palermo è convocato giorno 18 marzo 2017 alle ore 16.00 in prima convocazione ed alle 16.30 in seconda presso la sede del Coordinamento Provinciale Libera Palermo, piazza Castelnuovo 13 (C/O “I Sapori ed i Saperi della Legalità), con il seguente Ordine del Giorno:

1) Modifiche statutarie

2) Modifica della sede legale

3) Rinnovo delle cariche sociali

Il Congresso è convocato secondo le norme dello Statuto del Comitato provinciale Arcigay Palermo e dello Statuto nazionale di Arcigay.
Palermo, 16 febbraio 2017

Il Presidente

Mirko Antonino Pace

 


 

COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO – REGOLAMENTO CONGRESSUALE

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Giovedì 20 ottobre: aperitivo LGBTI e LUDOUT

✱ Lo STEAMPUB e ARCIGAY PALERMO
presentano:

#APERITIVO #LGBT #GIOCHI
aperitivo ARCIGAY PALERMO dalle 19:30 allo Steampub, via delle sedie volanti n°19

PRONTI PER UNA SERATA PIENA DI GIOCHI DA TAVOLA ?
LO STEAMPUB CON ARCIGAY PALERMO VI PROPONE UNA SERATA PIENA DI GIOCHI NUOVI E I MASTER TUTTI PER VOI!

✱ Non vorrete certo rimanere in piedi?!
Prenotate un tavolo al 339 2927038

✱ L’ iniziativa finanzierà l’associazione Arcigay Palermo.

consumazione minima per aperitivo 5€

Evento Facebook
Pagina Facebook Steampub

sailorsupermario

Con Ballarò, contro ogni violenza

Sabato mattina dalle ore 10.30 partenza piazza Bologni, manifesteremo per le strade di Ballarò. ballarò

Quello che è successo sabato sera in via Fiume è solo l’ultimo e il più grave di una serie di episodi di violenza che stanno tornando a colpire Palermo. Un balordo ha sparato alla testa a un ragazzo solo perché si era ribellato alla sua prepotenza in stile mafioso. Il ragazzo colpito si chiama Yusupha, ma si sarebbe potuto chiamare Giuseppe, Calogero o Salvatore, e tornava da un pomeriggio trascorso a riqualificare un campetto di calcio abbandonato nel quartiere di Ballarò e destinato a tutti i giovani del territorio.
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#SVEGLIATITALIA: 5.000 persone in piazza a Palermo per la piena uguaglianza

12622279_835067166602650_2131604973890639356_oSabato 23 gennaio si è svolta SVEGLIA PALERMO!, manifestazione nell’ambito della mobilitazione nazionale #SVEGLIATITALIA che ha contato un milione di persone nelle cento piazze italiane. A piazza Verdi a Palermo si sono contate fino a 5.000 persone che alle 18.00, accompagnati dal suono delle sveglie, hanno gridato il loro invito al parlamento italiano a legiferare al più presto per codificare i diritti delle persone omosessuale e transessuali. L’Italia è rimasta, infatti, fanalino di coda in Europa nel riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI.
12628503_835058536603513_2628465197704220252_o<<Questa settimana comincia il dibattito al Senato sulla legge per le unioni civili. Siamo scesi in piazza a Palermo – ha dichiarato Mirko Pace, presidente di Arcigay Palermo – aderendo alla mobilitazione nazionale ma rivendicando con forza quello che per noi è il minimo: una legge contro l’omo/transfobia che preveda interventi educativi nelle scuole, una legge sul matrimonio egualitario e il riconoscimento del diritto alla genitorialità per tutte e tutti, quindi adozioni e accesso alle tecniche di riproduzione assistita per single e coppie omosessuali.>>

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