Congresso Territoriale Arcigay Palermo: 23 ottobre @ Officine Arcobaleno “Giuseppina Cacciatore”

Alle persone associate

È convocato il Congresso del Comitato territoriale Arcigay Palermo in prima convocazione per il giorno 23 ottobre 2022 alle ore 14.00 presso la sede sociale Officine Arcobaleno “Giuseppina Cacciatore”, via della Rosa alla Gioiamia 2/4, Palermo;

e, qualora non si raggiunga il sufficiente numero legale, in seconda convocazione

per il giorno 23 ottobre 2022 alle ore 16.30 presso la sede sociale Officine Arcobaleno “Giuseppina Cacciatore”, via della Rosa alla Gioiamia 2/4, Palermo;

per discutere, in prima o eventualmente in seconda convocazione, dei seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Illustrazione delle mozioni pervenute per il XVII Congresso Nazionale Arcigay;

2. Votazione delle Mozioni pervenute;

3. Elezione persone delegate per il XVII Congresso Nazionale Arcigay;

3. Proposta della persona per il Consiglio Nazionale a norma dell’art. 22 dello Statuto Nazionale di Arcigay;

4. Votazione eventuali Ordini del Giorno, Emendamenti statutari e Raccomandazioni proposte.

Il Congresso territoriale è convocato secondo le norme dello Statuto territoriale, dello Statuto nazionale e del Regolamento del XVII Congresso nazionale di Arcigay:

Hanno diritto di voto tutte le persone associate al Comitato Territoriale Arcigay e di tutte le associazioni aderenti ad Arcigay nel territorio di competenza del Comitato Territoriale ai sensi degli articoli 13 e 17 dello Statuto territoriale.

Hanno diritto di voto tuttз le sociз in regola col pagamento della quota associativa al momento dell’inizio delle votazioni congressuali.
Non è possibile partecipare con delega.

È possibile consultare le mozioni presentate per il XVII Congresso nazionale all’indirizzo:

https://www.arcigay.it/xvii-congresso-nazionale/

 Palermo, 18 settembre 2022

Per il Consiglio Direttivo

Il presidente Mirko Antonino Pace

Eletto il nuovo direttivo dell’associazione

Stamattina il Congresso di Arcigay Palermo ha eletto il nuovo presidente Mirko Pace, insieme al resto del consiglio direttivo formato da: Ana Vasile come Segretaria, Lorenzo Barbaro come Vice-Presidente, Daniela Tomasino, Isabella Vella, Maria Castronovo, Shu De Francesco e Noemi Musso come consiglier*.
Si prospettano anni di importanti sfide per l’associazione e per il territorio.
Alcuni dei principali obiettivi riguardano l’ampliamento dei servizi esistenti di supporto legale e psicologico, di accoglienza ai migranti LGBT+ e di salute e benessere, anche grazie all’apertura del Centro antidiscriminazioni Protego, in ATS con i comuni di Palermo e Trapani, ed in rete con tutte le realtà LGBTQI+ locali.


Senza tralasciare, naturalmente, l’impegno costante di Arcigay Palermo nel costruire e consolidare comunità rete di supporto e spazi di confronto e socializzazione.

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Congresso Comitato provinciale Arcigay Palermo APS

CONVOCAZIONE CONGRESSO DEL COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO APS

Ai sensi degli articoli 16 e 17 dello Statuto è convocato il Congresso del Comitato provinciale Arcigay Palermo APS è convocato giorno 29 gennaio 2022 alle ore 9.00 in prima convocazione ed alle 9.30 in seconda presso ARCI Tavola Tonda, nel Padiglione 18A dei Cantieri Culturali alla Zisa – Via P. Gili n. 8 a Palermo con il seguente ordine del giorno:

1) Rinnovo delle cariche sociali
2) varie ed eventuali

Il Congresso è convocato secondo le norme dello Statuto del Comitato provinciale Arcigay Palermo APS e dello Statuto nazionale di Arcigay APS.
Il Congresso si svolgerà nel pieno rispetto delle regole per il contenimento della pandemia da COVID-19.

Palermo, 29 dicembre 2021

Il Presidente
Marco Ghezzi

COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO APS – REGOLAMENTO CONGRESSUALE

Art. 1 Il Congresso del Comitato provinciale Arcigay Palermo APS (di seguito Congresso) è convocato giorno 29 gennaio 2022 alle ore 9.00 in prima convocazione ed alle 9.30 in seconda presso ARCI Tavola Tonda, nel Padiglione 18A dei Cantieri Culturali alla Zisa – Via P. Gili n. 8 a Palermo.

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Vogliamo essere felici, non complici! – Marco Ghezzi presenta la mozione al Congresso

Pubblichiamo il discorso di presentazione della mozione del Presidente di Arcigay Palermo Marco Ghezzi:

Le assemblee domenicali in videoconferenza, durante la quarantena, sono state un modo per continuare a stare insieme e al contempo riflettere e confrontarci su quello che accadeva intorno a noi.

Questi mesi di emergenza sanitaria sono stati costellati da diverse retoriche, una in particolare ha sollevato la nostra preoccupazione ed è da questa che siamo partiti nella costruzione del documento programmatico per il prossimo triennio: non è vero che siamo tutti e tutte sulla stessa barca!

Ammesso che ci sia mai stato anche un solo momento in cui questa frase abbia potuto rispecchiare la realtà, non è oggi quel momento. Ci sono navi da crociera, ci sono yatch privati, ci sono modeste imbarcazioni che navigano in acque più o meno calme, ci sono barche malmesse e gommoni che affondano o esplodono nell’indifferenza, a volte, addirittura, nel compiacimento di alcuni.

Questo tentativo di raccontare la pandemia come un livellatore sociale rischia di negare e invisibilizzare le differenze sociali ed economiche preesistenti, differenze croniche che la pandemia invece ha acutizzato. A tal proposito è emblematica la discussione parlamentare sulla legge contro l’omo-bi-lesbo-transfobia, avviata questa estate. Mentre le cronache nazionali a luglio sembravano bollettini quotidiani di una guerra impari, con continui attacchi alle persone LGBTIQ, al parlamento l’argomento prevalente di chi si opponeva a questa legge era, ancora una volta, “ci sono altre priorità, siamo nel bel mezzo di una crisi sanitaria” – gli stessi che organizzano nel frattempo festini e campagne elettorali anticipate in barba a qualunque norma sanitaria mentre il paese fatica a trovare una ripartenza, dalla scuola che riaprirà a breve e non si sa ancora in che condizioni, all’università che è sparita completamente dal dibattito.

Non siamo tutti sulla stessa barca perché a fronte di quanti di noi hanno potuto trascorrere la quarantena in casa, tanti e tante una casa non ce l’avevano, tanti e tante altre, invece, hanno case poco sicure, famiglie che non accettano l’orientamento sessuale e/o l’identità di genere dei figli, per queste ragioni, e non solo, bisogna in tutti i modi possibili osteggiare l’idea e la narrazione che il tema della salute sia un tema differente rispetto a quello del benessere delle persone LGBTQ.

Per queste ragioni, per iniziare, sentiamo la necessità della costituzione di due nuovi gruppi in associazione, il Gruppo Salute e Benessere e il Gruppo Scuola.

Il Gruppo Salute e Benessere vuole essere uno spazio di condivisione, elaborazione, raccolta e analisi dei bisogni della nostra comunità. Sul tema della salute spesso, il movimento LGBTQ, si è focalizzato quasi esclusivamente sulla salute sessuale con particolare riguardo al tema della prevenzione delle Infezioni sessualmente trasmissibili. Anche la nostra associazione ha impiegato molte energie nel corso di questi ultimi anni, su questo tema specifico.

Nell’arco di quest’ultimo triennio, infatti, abbiamo somministrato oltre 4000 test rapidi per HIV e Sifilide, abbiamo girato in lungo ed in largo per la regione grazie all’ambulatorio mobile portando materiale informativo, preservativi e test nelle piazze di molte città, nelle scuole, nei luoghi di prostituzione e nei luoghi di divertimento incontrando migliaia di persone, il progetto PrevenGo è stata l’occasione per fare tanto sul nostro territorio ed ha offerta la possibilità alla nostra associazione di crescere moltissimo, in tutti i termini possibili. Non ultima la possibilità di dare una casa alla nostra associazione, la sede Officine Arcobaleno intitolata recentemente a Giuseppina Cacciatore, una nostra preziosa amica e combattiva compagna che ci ha lasciati da poco senza la quale non saremmo riusciti a costruire, sia a livello concreto sia a livello simbolico, la nostra sede. Giuseppina Cacciatore era un’attivista instancabile sempre pronta ad accogliere tutt* con il sorriso e chi ha avuto il privilegio di conoscerla sa bene a cosa mi riferisco; dedicarle la sede è stato per noi un atto necessario perché ogni angolo, ogni stanza e ogni spazio delle officine arcobaleno ci riporta a lei.

Il tema della salute e del benessere delle persone LGBTIQ, tuttavia, non può ridursi solo alla prevenzione delle IST, occorre riflettere insieme su molti temi: le numerose solitudini, l’invecchiamento LGBTQI, il sesso e la sessualità, le disabilità, lo sport, e perché no, anche il tempo libero, oggi quasi criminalizzato e che però per molti di noi è evasione da una quotidianità oppressiva in casa, a scuola, nel lavoro, nelle reti amicali.

L’altro gruppo di cui sentiamo forte la necessità è il Gruppo Scuola, per tante ragioni differenti: negli anni i nostri interventi nelle scuole sono stati costanti ma insufficienti, l’unico accesso nelle scuole era rappresentato dagli inviti dagli stessi studenti e dalle stesse studentesse che, nel loro libero spazio delle assemblee d’istituto, chiedevano la nostra presenza; al contempo, sempre più di frequente, ci arrivavano segnalazioni di episodi di bullismo omo-lesbi-bi-transfobiche spesso accompagnati da altrettanto episodi di negligenza o disinteresse da parte delle dirigenze scolastiche che spesso preferiscono voltare la faccia altrove, per paura o non so cos’altro.

Questa chiusura da parte della dirigenza scolastica alla presenza delle associazioni LGBTQ la troviamo intollerabile.

Non possiamo più sopportare l’idea che in spazi così fondamentali per la crescita degli studenti e studentesse possano diventare luoghi di emarginazione e bullismo. Alle difficoltà che solitamente si attraversano durante la fase di formazione non si possono né si devono associare discriminazioni legati all’orientamento sessuale e identità di genere.

Davanti ai dati raccolti l’anno scorso da Arcigay nazionale, dovremmo seriamente allarmarci: negli ultimi 12 mesi, un giovane LGBTQ su quattro ha avuto pensieri suicidi. Un adolescente LGBTQ su due ha avuto esperienze di depressione.

Anche qui parliamo di salute, anche qui parliamo di benessere.
Ecco, molti e molte di noi, dobbiamo dircelo chiaramente, vivono un distanziamento sociale – non fisico ma sociale! – da ben prima della pandemia.  E sebbene ci auspichiamo una legge efficace, una legge giusta, per avere strumenti di contrasto all’odio omo-lesbo-bi-transfobico, riteniamo che non sia la legge il punto d’arrivo: è necessario un cambiamento radicale della nostra società, le cui radici affondano in una cultura sessista, misogina, razzista e omo-lesbo-bi-transfobica; un cambiamento nel lungo termine non può che avvenire attraverso un lavoro costante e capillare nelle scuole.

Questa urgenza l’abbiamo riscontrata  nel corso degli ultimi anni anche grazie alla nascita del Gruppo Giovani e del Gruppo Trans che, contro ogni aspettative, già dai loro primi incontri hanno visto una grandissima partecipazione di ragazzi e ragazze che negli spazi della nostra associazione hanno trovato una seconda casa, un porto sicuro e che evidenziano come ci sia ancora il bisogno e la voglia di stare insieme, come Comunità.

Su questo mi piacerebbe aggiungere una considerazione personale, avendo avuto la fortuna di vedere muovere i primi passi dei gruppi: dopo pochi mesi ho visto e percepito la loro necessità di uscire dagli spazi sicuri della sede e, con grande determinazione e volontà, portare la nostra bandiera in molti luoghi di Palermo, durante le attività di socializzazione, come a volersi riappropriare di tutto.

La presenza del Gruppo Giovani e del Gruppo Trans è stata per l’associazione nuova linfa vitale: mentre pensavamo di rispondere ad un bisogno dei più giovani, ci siamo resi conto che il loro entusiasmo fosse ciò di cui avevamo tutti e tutte di bisogno.

Se volessi riassumere veramente in poche parole le dieci pagine di questo documento potrei farlo in tre parole: Noi vogliamo tutto.

Noi vogliamo scuole e università più sicure ed inclusive, vogliamo docenti ma anche personale sanitario capace di accogliere i bisogni e le necessità delle persone LGBTQI; vogliamo dei servizi per i percorsi di transizione che non siano labirinti dalla quali se ne esce solo uniformati agli stereotipi che ci vogliono tutti incasellati in un sistema binario; vogliamo servizi a misura delle nostre esigenze; vogliamo che la Regione si faccia carico dei farmaci in uso nelle terapie sostitutive ormonali, come già accade in altre regioni.

La crisi sanitaria mondiale non può diventare un pretesto per frenare il riconoscimento dei diritti, non può e non deve essere l’escamotage per ignorare le nostre richieste né una scusa per cercare capri espiatori, come sta accadendo in queste settimane rispetto alle politiche dell’accoglienza dei/delle migranti per sfuggire alle responsabilità rispetto alla gestione della crisi.

A tal proposito non possiamo che continuare il lavoro svolto dallo sportello La Migration, e rafforzarne l’opera con formazioni per nuovi volontari e volontarie: tra i tanti obiettivi vorrei inoltre far presente il nostro desiderio di agevolare la creazione di uno SPRAR che possa accogliere migranti LGBTQ che, allo stato attuale, dopo il viaggio, spesso rischiano di subire violenze anche all’interno dei centri nei quali sono accolti.

Palermo, lo dice già il suo nome, è una città tutto porto, una città accogliente: il nostro impegno non può che essere costante nel contrastare l’unica reale invasione, e cioè le politiche razziste e xenofobe che ormai sembrano non essere più unico appannaggio della Lega. Se Palermo è la città accogliente che conosciamo non lo dobbiamo però al suo nome, ma al lavoro delle tante associazioni come l’Arci, la rete del Forum Antirazzista e tante altre realtà inclusive.

Associazioni sulle quali troppo spesso vengono scaricate le responsabilità dei bisogni della collettività delle quali la politica continua a non farsi carico e faccio riferimento in particolare alla questione dell’emergenza abitativa: la nostra associazione ha più volte provato e cercato interlocuzioni con l’Amministrazione Comunale per dare una risposta a chi si ritrova da un giorno all’altro per strada, ogni volta con un nulla di fatto, tavoli e tavoli di lavoro che spesso scompaiono dall’oggi al domani avvilendo il lavoro di tanti e tante che nel frattempo cercano, come possono, anche attraverso le proprie reti, di trovare soluzioni provvisorie e precarie. Non siamo disposti a cedere di un solo passo su questa richiesta, come ho già detto, vogliamo tutto.

Permettetemi quindi, per concludere, di citare liberamente Nino Gennaro, a venticinque anni dalla sua scomparsa: Vogliamo essere felici, non complici! Perché voler meno di tutto vuol dire tradire i nostri desideri.

Saluti della presidente Ana Maria Vasile

Pubblichiamo a seguire il discorso di fine mandato di Ana Maria Vasile, fatto al congresso di Arcigay Palermo del 6 settembre:

Sono entrata in Arcigay Palermo in punta di piedi circa undici anni fa. Non sapevo cosa aspettarmi, non avevo mai fatto parte di un’associazione ma sentivo il bisogno di trovare una comunità che mi potesse dare un senso di appartenenza. All’inizio è stato complicato, non riuscivo ad entrare in sintonia con nessun*: un po’ per il mio carattere, un po’ di timidezza, la mia paura di sbagliare a parlare (per il mio italiano), per i rifiuti avuti per il fatto di essere straniera, mi mettevo in disparte e quasi non socializzavo con nessun*.  Ma piano piano ho imparato a superare la timidezza e a farmi spazio dentro questa associazione che nel giro di qualche anno è diventata casa, famiglia per me. Essendo lontana dai familiari e dagli affetti questo vuoto è stato riempito in Arcigay. Qui dentro ho scoperto me stessa, la mia sessualità e ho trovato la libertà di esprimerla senza i tabù e le vergogne che mi portavo dietro avendo vissuto per 22 anni in un paese chiuso che aveva ancora forte l’impronta di un dittatore che per tanti anni ci ha tolto la libertà.

Quello che ho amato e amo in Arcigay Palermo è stato il senso di inclusione e di accoglienza che negli anni ho sentito sulla mia pelle. All’inizio non erano preparati e l’impatto è stato duro per me ma abbiamo imparato insieme e siamo cresciuti insieme. Daniela Tomasino per me è stata e lo è tutt’ora un pilastro e una guida, che ha saputo accogliermi e tendermi una mano, pur impacciata com’è. Se non ci fosse stata lei probabilmente oggi io non sarei qui.

Prima del mio mandato c’è stato quello di Mirko Pace: la responsabilità non era poca, ne avevo timore, e non mi sentivo all’altezza. Mirko ha fatto crescere molto Arcigay Palermo, abbiamo iniziato a partecipare a bandi e progetti e ha intensificato i rapporti con le istituzioni e con le associazioni sul territorio. Mi ha fatto capire cosa vuol dire fare parte di una grande associazione e l’importanza del Pride a livello politico. Ha contribuito molto alla mia crescita dentro l’associazione.

Qualcuno ha detto che il mio mandato sarebbe stato solo di passaggio, da un grande presidente a un prossimo grande presidente, probabilmente è stato così non so, ma guardando indietro a tre anni e mezzo fa sono orgogliosa di quello che abbiamo creato.

La cosa più importante è stata la sede che oggi porta il nome di una grande compagna che ci ha lasciati troppo presto, Giuseppina Cacciatore. Abbiamo passato insieme settimane per poter rendere decente lo spazio che adesso è alla disposizione della comunità: abbiamo pulito, tinteggiato e arredato insieme con tanto amore, come se fosse la nostra casa, perché per noi è veramente come una seconda casa. Questo spazio ci ha permesso di allargare i nostri orizzonti, di aumentare le nostre attività e servizi e dare accoglienza a tante persone nuove.

Grazie a questo nuovo spazio, al lavoro del direttivo uscente e alle nuove persone che si sono avvicinate in Arcigay siamo riusciti a creare il Gruppo Giovani, che oggi sono il nostro orgoglio. Io personalmente ho imparato tanto da loro, ho aperto il mio orizzonte e schiacciato qualche pregiudizio. Per me sono il futuro di questa associazione e sarei doppiamente orgogliosa se in futuro prendessero le redini di Arcigay Palermo.

Un altro grande orgoglio per l’associazione è la creazione del gruppo T*: C’era la richiesta da parte della comunità ma nessuno riusciva a prendersi la responsabilità e a noi sembrava giusto che a dirigerlo fossero delle persone T*.

I due gruppi sono in continua crescita, anche se con la quarantena purtroppo molte delle attività sono state sospese e molt* ragazz* hanno vissuto un disagio maggiore dentro le mura domestiche, senza possibilità di sfogo, dovendo convivere con dei famigliari omo/lesbo/bi/transfobici.

Un altro servizio a cui tengo particolarmente è La Migration (che sento un po’ come se fosse figlio/figlia mia) lo sportello rivolto ai migranti LGBTI. Il servizio, sin dal 2015, è sostenuto dalla Chiesa Valdese con i fondi dell’otto per mille. In questi tre anni è cresciuto molto grazie all’ampliamento dell’equipe di operatori, mediatori e psicologi che si sono aggiunti alla nostra squadra portando un valore aggiunto con la loro professionalità e impegno. Si sono intensificate anche le collaborazioni con le associazioni sul territorio ed è stata creata una rete di sportelli per migranti lgbti a livello nazionale, grazie al progetto Migranet di Arcigay Nazionale, di cui siamo parte attiva: abbiamo condotto una formazione ai comitati Arcigay siciliani e calabresi e alle associazioni lgbti+ siciliane che si occupano o vorrebbero occuparsi dei migranti lgbti. In questi anni, infatti, abbiamo gestito e continuiamo a gestire diversi casi da tutta l’isola con le difficoltà di spostamento per la lontananza con altri territori: la formazione ha cercato di offrire strumenti di base da disseminare su tutto il territorio.

Per quanto riguarda la progettazione abbiamo preso in eredità dalla vecchia dirigenza PrevenGo, approvato con i fondi della Fondazioni con il Sud, progetto in cui ho creduto fortemente e per cui ho dato il mio contributo sia nell’ideazione che nella progettazione, per poi coordinarlo per due anni. Un progetto molto impegnativo che ci tolto tante energie ma ci ha dato anche tante soddisfazioni: abbiamo formato tanti volontari/e che adesso fanno parte della nostra associazione e acquistato un ambulatorio mobile che ci ha permesso e ci permette ancora di andare in giro per la Sicilia, nelle piazze, Università, scuole, centri di accoglienza, zone di prostituzione e battuage per fare i test rapidi, gratuiti e anonimi per l’Hiv, Sifilide e HCV e fare prevenzione sulle IST. Dall’anno scorso la Chiesa Valdese ha approvato il finanziamento della prosecuzione del progetto con i fondi dell’otto per mille.

Un altro progetto che ci siamo portati dal precedente mandato è Palermo Non Conventional Tour, progetto finanziato dal bando Occupiamoci, ed. 2015: sviluppo di itinerari e servizi turistici rivolti ad un target LGBT. Il progetto, finanziato da Fondazione Mission Bambini, Fondazione Canali Onlus, Fondazione San Zeno, UniCredit Foundation e Manageritalia Milano – Gruppo Volontariato Professionale, ha permesso l’assunzione di 3 giovani (under 30) per 18 mesi. Il progetto non è andato come avevamo previsto, purtroppo, ma ci ha permesso di acquisire esperienza sul turismo LGBTI.

In questi anni abbiamo partecipato a diversi Erasmus+ come partner e nel 2017 siamo stati l’ente promotore del progetto 2016-3-IT03-KA105-009632 “United Colours – Creating an European support netowrk for LGBTI Migrants, con la partecipazione di 5 partner internazionali provenienti da Ungheria, Bulgaria, Turchia, Estonia, Grecia.

Arcigay Palermo come sappiamo tutti è una associazione che offre dei servizi alla comunità:

consulenza psicologica: sin dal 2010 l’associazione, grazie al lavoro volontario di psicologhe/psicoterapeute fornisce un servizio di counseling psicologico, uno spazio di ascolto e supporto rivolto a persone e coppie LGBT che si trovano ad affrontare problematiche inerenti l’orientamento sessuale e/o l’identità di genere. Dal 2016 il servizio si rivolge anche alle persone trans, per accompagnarle nel percorso di transizione

consulenza legale: dal 2010 lo sportello legale di Arcigay Palermo offre un servizio di consulenza e assistenza legale a tutte le persone LGBT, sia per problematiche inerenti il diritto civile (unioni civili, adozioni, etc.) che per quelle penali (diffamazione, minacce, etc.)

centro di documentazione: il primo centro di documentazione LGBT+ in Sicilia, realizzato presso le Officine Arcobaleno e non ancora fruibile al pubblico.

All’associazione l’11 maggio 2017 è stato conferito il riconoscimento di Tessera preziosa del mosaico Palermo dal Comune di Palermo “per la promozione e la difesa dei diritti umani e civili, per la lotta all’omofobia, all’eterosessismo, al pregiudizio e alla discriminazione, per l’impegno nella realizzazione della pari dignità e delle pari opportunità tra individui a prescindere dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere e di ogni altra condizione”.

Nel 2017 ci è stato assegnato un bene confiscato alla mafia che da progetto doveva diventare una casa rifugio per le persone che si trovano senza una fissa dimora perché buttati fuori di casa. Questo progetto è stato una vera sconfitta per me come presidente di quest’associazione: non siamo riusciti a trovare i fondi e finanziamenti per poter ristrutturare l’appartamento. Stavamo lavorando contemporaneamente su più progetti e per questo non abbiamo impiegato abbastanza energie per poterlo portare a buon fine: abbiamo deciso di ridare alla comunità il bene perché non ci sembrava giusto tenerlo occupato senza poterne usufruire. Una progettazione del genere ha bisogno di più sostegno sia dalle associazioni sul territorio che dalle istituzioni: non basta avere il patrocinio ma servirebbe un aiuto più concreto, per permettere la realizzazione di quello che è un servizio sociale vero e proprio, che dovrebbe essere già fornito dal Comune.

Oggi è una giornata importate per me, non solo perché finisce il mio mandato (il più lungo della storia recente di Arcigay Palermo: ho anche scatenato una pandemia – come dice qualcuno – per rimanere ancora in carica!) ma perché si candida una persona molto importante per me: Marco Ghezzi, un grande compagno, un ottimo amico. La prima volta in cui l’ho sentito parlare in pubblico è stato in una scuola in cui ha fatto coming out raccontando la sua storia: mi ha fatto emozionare e da lì è stato un continuo crescendo. Sin dai suoi primi passi in associazione ho visto molto potenziale in lui e ho sempre provato a sostenerlo e spronarlo. Ha una spiccata intelligenza, è brillante e riesce a dare tutto se stesso per una causa in cui crede (anche con il rischio di crollare). Si è anche fratturato un gomito per andare ad un incontro nelle scuole! Piano piano Arcigay Palermo è diventata casa anche per lui e anche se l’associazionismo lo sfinisce e gli toglie tutte le energie tenendolo spesso lontano dagli affetti, dalla famiglia e dal fidanzato lui continua ad esserci e a lottare per i diritti di tutt* perché ci crede. Sono sicura che la sua sarà un’ottima presidenza che passerà alla storia perché ha tutte le caratteristiche che servono per riuscire. In bocca al lupo e io continuerò ad essere la tua spalla: se ne avrai bisogno, sarò sempre lì!

Mozione del Congresso di Arcigay Palermo del 6 settembre 2020

Pubblichiamo, in allegato, l’unica mozione pervenuta a norma di regolamento, che vede le seguenti candidature:

Presidente – Marco Ghezzi

Segretario – Mirko Pace

Vice Presidentecon delega all’inclusione delle persone migranti LGBTQI+ – Ana Maria Vasile

Tesorieracon deleghe Rete donne transfemminista e Formazione – Daniela Tomasino

Consiglierecon delega alle politiche Trans* e Gruppo Trans* – Lorenzo Barbaro

Consiglier*con delega alle politiche Giovani e Gruppo Giovani – Shu De Francesco

Consiglierecon delega alla Scuola e Cultura – Daniele Pappalardo

Collegio dei Revisori dei Conti:

Daniela Di Miceli

Fabrizio Pitarresi

Collegio dei Garanti:

Luigi Carollo

Massimo Milani

Paolo Patanè

Di seguito il link per scaricare la mozione:

Ricordiamo a tutte e tutti che il Congresso del Comitato provinciale Arcigay Palermo si terrà il 6 settembre 2020 presso Arci Tavola Tonda (Cantieri Culturali della Zisa Padiglione 18A, Via Paolo Gili 8, Palermo). Il Congresso è convocato in prima convocazione alle ore 16.00 e in seconda convocazione alle ore 16.30.

6 settembre: congresso di Arcigay Palermo

CONVOCAZIONE CONGRESSO DEL COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO

Il Congresso del Comitato provinciale Arcigay Palermo è convocato giorno 6 settembre 2020 alle ore 16.00 in prima convocazione ed alle 16.30 in seconda presso ARCI Tavola Tonda, nel Padiglione 18A dei Cantieri Culturali alla Zisa – Via P. Gili n. 8 a Palermo con il seguente ordine del Giorno:
1) Modifiche statutarie
2) Rinnovo delle cariche sociali
3) Varie ed eventuali
Il Congresso è convocato secondo le norme dello Statuto del Comitato provinciale Arcigay Palermo e dello Statuto nazionale di Arcigay.

È obbligatorio l’uso delle mascherine e il rispetto delle norme anti COVID.
Palermo, 3 agosto 2020
La Presidente
Ana Maria Vasile

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17 luglio: congresso

‼️Comunicazione importante‼️

Il Congresso Territoriale previsto per giorno 17 luglio è stato rimandato a data da destinarsi.


E’ convocato il Congresso del Comitato Provinciale Arcigay Palermo in prima convocazione per il  giorno 17/07/2019 per le ore 17.30 presso la sede sociale dell’associazione, in via della Rosa alla Gioiamia, 2 e, qualora non si raggiunga il sufficiente numero legale, in seconda convocazione per il giorno 17/07/2019 alle ore 18.00 presso la stessa sede per discutere, in prima o eventualmente in seconda convocazione, dei seguenti punti all’ordine del giorno:

  1. Adeguamento statuto sulla base del Codice del Terzo Settore;
  2. Varie ed eventuali

 

Il Congresso territoriale è convocato secondo le norme dello Statuto territoriale.

Palermo, 17 giugno 2019

La presidente

Ana Maria Vasile

La mozione del Congresso del 18 marzo 2017

Di seguito pubblichiamo l’unica mozione pervenuta per il congresso del 18 marzo, a norma del regolamento:


MOZIONE CONGRESSUALE

Gli ultimi tre anni sono stati parecchio intensi per la vita associativa di Arcigay Palermo. Molti sono stati gli impegni che ci siamo trovati ad affrontare, ed oggi, proprio alla luce delle nuove sfide previste per i prossimi anni sentiamo l’esigenza di rinnovare il Direttivo portando l’associazione nuovamente a Congresso. Più di una parola è indispensabile spendere per il nostro Presidente Mirko Pace; a distanza di tre anni dalla sua prima elezione ci troviamo a doverlo salutare, da una parte felici per la sua realizzazione personale in ambito lavorativo, dall’altra tristemente consapevoli di dover colmare un grande vuoto dovuto alla sua assenza.

La presidenza di Mirko Pace ha contribuito in modo determinante alla crescita dell’associazione, al miglioramento delle sue relazioni con il tessuto cittadino, ed è stata caratterizzata da un importante impegno politico che si è tradotto nel consolidamento dei rapporti con il territorio di Palermo con la finalità di creare e mantenere rapporti solidali con le varie realtà del tessuto sociale palermitano. Ed è in quest’ottica che il nuovo Direttivo si propone di impegnarsi, conscio della necessità, nel particolare momento politico nazionale e internazionale, di intrattenere e rafforzare una rete di rapporti basati sulla promozione dei diritti umani. Continua a leggere

Congresso Comitato provinciale Arcigay Palermo

CONVOCAZIONE CONGRESSO DEL COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO

Il Congresso del Comitato provinciale Arcigay Palermo è convocato giorno 18 marzo 2017 alle ore 16.00 in prima convocazione ed alle 16.30 in seconda presso la sede del Coordinamento Provinciale Libera Palermo, piazza Castelnuovo 13 (C/O “I Sapori ed i Saperi della Legalità), con il seguente Ordine del Giorno:

1) Modifiche statutarie

2) Modifica della sede legale

3) Rinnovo delle cariche sociali

Il Congresso è convocato secondo le norme dello Statuto del Comitato provinciale Arcigay Palermo e dello Statuto nazionale di Arcigay.
Palermo, 16 febbraio 2017

Il Presidente

Mirko Antonino Pace

 


 

COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO – REGOLAMENTO CONGRESSUALE

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